Descrizione
Nella notte tra il 5 e il 6 aprile 2009, alle 3.32, 23 secondi di terremoto di 5.8 della scala Richter. Un boato, le pareti si crepano, la fuga. 23 secondi che devastano L’Aquila. Corrado Fogola racconta quei terribili momenti, quelli, successivi, i giorni, le settimane, i mesi, di paura, di occhi pietrificati, di lutti. Di abbandono. Quando i telegiornali nazionali smettono di parlarne, si spengono i riflettori su una città ormai inghiottita dalla terra. La memoria di ciò che era diventa prepotente, e con la nostalgia del passato l’autore ricostruisce la storia della sua vita, della sua terra. Del suo amore.