Descrizione
Amandìp ha davanti a sé un matrimonio combinato dal padre. L’unica via d’uscita è incontrare prima, in un appuntamento al buio, il promesso sposo. Alina è in carcere per un furto non commesso, ma si sente diversa dalle altre “cancelline”. Claudia si trova in una “banca della parrucca”, indecisa sul colore da indossare. Per un intero pomeriggio quello diventa il suo unico pensiero. La Monstrua ci racconta la sua vita di donna cannone nella corte spagola del XVII secolo. La condizione che accomuna questa teoria di personaggi è la chiusura, a volte ua vera e propria clausura da cui, ad uscire fuori, sono solo le loro voci: richiami tenacemente fragili, registrati in un momento di passaggio e, in alcuni casi, di trapasso.